Dall’incommensurabile blog di Daniele Martinelli:
Questo è un mondo strano! Molto strano… sentite cosa sta succedendo in Inghilterra. La più grande, antica e importante emittente televisiva al mondo, la BBC, sta vivendo un declino degli ascolti mai visto fino ad oggi: il 25% dei giovani inglesi fra i 15 e i 24 anni non guarda più la TV… attenzione, non la BBC, ma la TV in generale! E la domanda sorge spontanea: quando questo succederà anche in Italia? Quando non dovrò più sentire gente di 20 anni che corre a casa a guardare l’ultima puntata di “Amici”? Quando smetterò di sentire gente che dice che Vespa è un giornalista imparziale? Quando la gente smetterà di credere unicamente ai telegiornali? Si… quando? Chiedo forse troppo? … Vabbè, dicevo? Ah si, in Inghilterra non si guarda più la TV. Il governo inglese ha tagliato 2 miliardi di sterline alla BBC nei prossimi 5 anni. Dal 2013 gli inglesi non pagheranno più il canone. La BBC ha tagliato 25.000 dipendenti aumentando l’offerta in Rete ( = Internet). La BBC ha già aperto decine di siti che offrono notiziari locali e altri servizi innovativi. Il sito della BBC è il più cliccato del Regno Unito. Tutti (in UK) sembrano aver capito che è ora si smettere di difendere la televisione dall’attacco di internet e che bisogna cominciare a proporre i contenuti al pubblico in una nuova forma.
In Italia, un quarto dei comuni non dispone dell’ADSL. In Italia, internet non è una risorsa. In Italia, Internet non fa parte del “programma politico”. In Italia, il progresso significa Digitale Terrestre. In Italia, un Mafioso di merda ha costruito un impero grazie al controllo della TV. In Italia, voci discordanti da quelle del Mafioso vengono zittite. In Italia, le emittenti locali muoiono a causa di leggi fasciste. In Italia, la concorrenza nell’informazione non esiste. In Italia, i dirigenti RAI pretendono il canone anche da chi possiede un PC. In Italia, la classe politica sa cosa vuol dire divulgare la rete. In Italia, la classe politica conosce il pericolo di una popolazione informata.
E intanto, in Italia, cambia il governo e cambiano i direttori.
Gianni Riotta direttore del TG1 diventa direttore del Corriere della Sera.
Mauro Mazza, direttore del TG2 diventa direttore del TG1.
Clemente Mimun, direttore del Tg5 diventa direttore del TG2 (ma in lizza c’è anche l’intelligente ed indipendente Milo Infante).
Maurizio Belpietro, direttore di Panorama diventa direttore del TG2.
Se Rete 4 andrà sul satellite Fede sarà catapultato di nuovo a Studio aperto.
[...] “Già, Emilio Fede di Rete4 abusivo da 9 anni, salvato dalla legge incostituzionale di Maurizio Gasparri approvata in pochi giorni e firmata dall’ex presidente Ciampi la vigilia di Natale del 2003.
Se Rete4 non lascerà le frequenze libere ad Europa7, dal primo gennaio 2009, noi italiani pagheremo 300 mila euro al giorno di multa all’editore di Europa7 con effetto retroattivo a partire dal primo gennaio 2006.
Emilio Fede, come altri, nel suo telegiornale marchetta ha toccato a modo suo il V2-day. Non ha parlato del referendum, non ha parlato dello spreco del finanziamento all’editoria, non ha spiegato l’incostituzionalità della Gasparri. Anzi, Gasparri stesso è intervenuto nel telegiornale marchetta per dire di essere preoccupato per le “minacce ricevute” non si sa da chi, quali, come e perché.
Dopo l’intervento di Gasparri è arrivato quello di Mario Giordano chiamato “onorevole” da Emilio l’abusivo. Con la sua solita vocina da bimbetto impubere, fra le innumerevoli c….te, ha pure detto che la maggioranza degli italiani s’è espressa democraticamente votando Berlusconi.
Cari colleghi da vomito: siete la vergogna della categoria che rappresento. Mi auguro veramente sparisca quanto prima l’Ordine e la vostra casta di comici che non sanno nemmeno far ridere.”
Daniele Martinelli.
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