giovedì 19 febbraio 2009

Caso Mills, cosa ne pensa il resto del mondo?

El Pais: L’azienda di Berlusconi corruppe l’avvocato Mills
traduzione
originale

Washington Post: Avvocato inglese condannato in una causa legata a Berlusconi
traduzione
originale

Guardian: David Mills dichiarato colpevole per corruzione nel processo collegato a Berlusconi
traduzione
originale

New York Times: L’Italia condanna un avvocato per aver preso una tangente per proteggere il Premier
traduzione
originale

Neue Zürcher Zeitung: L’ex avvocato di Berlusconi condannato a quattro anni e mezzo di reclusione
traduzione
originale

Guardian: Silvio Berlusconi: l’immunità garantita dal Parlamento potrebbe essere annullata dalla Corte Costituzionale
traduzione
originale

Dato che ci sono, copio e incollo la traduzione di questo articolo dal titolo: "La Banda Bassotti al Governo" [Süddeutsche Zeitung].

"Gli intellettuali italiani si organizzano contro Berlusconi

Sarà il Carnevale? Secondo Dario Fo, è in questo periodo che, almeno in questo pazzo paese, si può parlare seriamente. Perché l’immagine che l’Italia offre al momento è tutto tranne che divertente. In confronto a Berlusconi e alla “sua Banda Bassotti al Governo”, la precedente generazione di politici di Moro e Fanfani sembrerebbe composta da “giganti”. E l’opposizione sarebbe caduta in coma.

Fo non è l’unico, che da sfogo pubblicamente alla propria rabbia . Da maggio 2008 l’Italia è guidata dal secondo governo Berlusconi e il Paese è diviso. I progetti di riforma nel settore giudiziario e nella gestione federalista suscitano discussioni, i tagli al bilancio pubblico colpiscono soprattutto istituzioni culturali e sociali, scuole e università. La modernizzazione del paese che Silvio Berlusconi vuole introdurre appare sempre più come una privatizzazione dello Stato mascherata di populismo.

Eppure l’opposizione negli ultimi dieci mesi non c’è praticamente stata. Il Partito Democratico (PD), la formazione socialdemocratica che raggruppa ex comunisti ed ex democristiani, era nata due anni fa con grandi speranze, ma si è impaludata in battaglie interne al partito. Alle prossime elezioni europee rischia il disastro. Anche gli intellettuali, solitamente molto combattivi, finora hanno taciuto, come ipnotizzati, davanti a Berlusconi che riscuote continui successi nei sondaggi.

Ma ora: “Rompiamo il silenzio”. Con questo titolo l’associazione Libertà e Giustizia (LG) ha pubblicato sabato sul quotidiano “La Repubblica” un annuncio a tutta pagina per lanciare l’allarme. L’associazione, di cui fanno parte anche il semiologo Umberto Eco, il germanista Claudio Magris, il fisico Giovanni Bachelet e la giornalista Sandra Bonsanti, ritengono che l’Italia si stia trasformando in un paese in cui la demagogia sta prendendo il posto della democrazia e il consumatore sta sostituendo il cittadino. Lo svuotamento di poteri del Parlamento attraverso la pratica del Governo di legiferare per decreto e il rafforzamento di “monarchie ed oligarchie” in tutti i partiti sarebbero i primi segnali di allarme. Al contrario, LG intende sviluppare la cultura politica e il pensiero critico. Inoltre si vuole stimolare la costruzione di reti “nel segno dei valori della Costituzione”.

Come se se lo sentissero: lo stesso giorno il presidente del Consiglio Berlusconi ha attaccato la Costituzione. Sarebbe invecchiata, sarebbe nata sotto le pressioni della Seconda Guerra Mondiale e alla fine di una dittatura, conterrebbe valori ripresi dal “modello della costituzione sovietica”. L’attacco è arrivato al culmine di una crisi in cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si era rifiutato di firmare un decreto del Governo che era stato redatto per opporsi alle misure di morte assistita nel caso di una donna in coma irreversibile da 17 anni. Quando la sera il Presidente Napolitano ha fatto il suo ingresso al Teatro San Carlo a Napoli, dove Riccardo Muti inaugurava la sala appena restaurata con un concerto di sinfonie, è stato accolto dalle ovazioni del pubblico."

fonte

ma sono tutti tutti tutti, ma proprio tutti comunisti i giornalisti in giro per il mondo?

domenica 15 febbraio 2009

Ma Silvio non voleva difendere la nostra PRIVACY...?

15 febbraio 2009
Il Senato della Repubblica ha approvato, all'interno del cosiddetto decreto milleproroghe, il seguente emendamento:

"I dati personali presenti nelle banche dati costituite sulla base di elenchi telefonici pubblici formati prima del 1º agosto 2005 sono lecitamente utilizzabili per fini promozionali sino al 31 dicembre 2009, anche in deroga agli articoli 13 e 23 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, dai soli titolari del trattamento che hanno provveduto a costituire dette banche dati prima del 1º agosto 2005."


Tradotto vuol dire: le aziende di call center che hanno usato indebitamente dal 2005 ad oggi gli elenchi telefonici con dati acquisiti senza il consenso dei diretti interessati, possono continuare a farlo fino a fine 2009.
In questi anni, non solo hanno chiamato ripetutamente persone che non avevano dato il consenso, ma, come testimoniano le migliaia di denunce e relazioni (dal Garante della privacy, all'Antitrust, all'Agcom), hanno anche travisato la volonta' dei consumatori, attivando contratti senza alcun consenso.

Ora il provvedimento deve passare dalla Camera dei deputati per l'approvazione definitiva. Se non venisse modificato, il Parlamento:

- delegittimerebbe il Garante della Privacy, che con suoi provvedimenti aveva vietato l'uso di banche dati in cui sono inseriti i nomi di italiani che non hanno fornito il loro consenso.

- legittimerebbe il comportamento illecito di societa' poco serie che, senza scrupolo alcuno, in questi anni hanno permesso l'attivazione di linee Adsl anche ad anziani che non hanno mai toccato una tastiera di computer.

Fonte

E questa è una di quelle cosidette manovre per risollevare l'economia...
A me, e non solo a me, sembra una palese VIOLAZIONE DELLA PRIVACY!!!!
Privacy che il governo intero, ombra e non-ombra, cioè con "L" o "senza L", insomma in maniera bipartisan, si era ripromesso di difendere a costo di:
- Salvare il Main Fuher Adolf Silvio Augusto B********* da qualsiasi processo a suo carico;
- Depenalizzare reati quali Stupri e Falso in Bilancio;
- Dimenticarsi della Crisi Economica per la quale qualcuno ci ha definito in una SITUAZIONE TETRA.

e a proposito delle INTERCETTAZIONI, vi ricordo cosa diceva Silvio:«Le intercettazioni sono uno strumento di indagine che la nostra Costituzione definisce "eccezionale" anche perché sacrifica la PRIVACY dei cittadini. Noi non vogliamo in alcun modo impedire le intercettazioni, ma vogliamo che siano utilizzate solo per casi particolari»

Riassumiamo:

Il Governo, ossia il POTERE ESECUTIVO, si è autoattribuito la capacità di:
- annullare sentenze del POTERE GIUDIZIARIO (vedi caso ELUANA e caso RETE4 per i quali la CORTE DI CASSAZIONE aveva stabilito rispettivamente di: staccare il sondino alla prima e staccare la corrente alla seconda se nn fosse andata sul satellite)
- inglobare il POTERE LEGISLATIVO (il PARLAMENTO) mediante RICATTI e una LEGGE ELETTERALE ANTICOSTITUZIONALE (vedere il caso VELTRUSCONI)
- decidere dalla nostra vita imponendoci il SONDINO NASOGASTRICO OBBLIGATORIO fottendosene della nostra volontà e del TESTAMENTO BIOLOGICO
- insultare la COSTITUZIONE ITALIANA (vedi affermazioni si Silvio del 2003 e di quest'anno sulla questione "costituzione di origine sovietica")
- insulatare altre CARICHE DELLO STATO e di rimproverare e denunciare se qualcun'altro lo fa (vedi caso manifestazioni PIAZZA NAVONA '08 e PIAZZA FARNESE '09)
- annettere allo STATO ITALIANO il cosidetto STATO PARASSITA DEL VATICANO (vedi nomine RAI e caso ELUANA) entrando di fatto come QUARTO potere, o meglio, come il SECONDO dato che quelli GIUDIZIARIO e LEGISLATIVO non esistono più;
- decidere se una PARTITA DI CALCIO della nazionale italiana sia da fare oppure no (vedi caso BATTISTI e partita Italia-Brasile)
- autodefinirsi LIBERALE e ANTICOMUNISTA ma al tempo stesso intervenire nell'economia aiutando, a propria discrezione, AZIENDE PRIVATE con FINANZIAMENTI PUBBLICI (vedi caso ALITALIA)

guardate, ho anche smesso di incazzarmi.
mi accontento solo di godere come un porco, tra qualche anno, quando saremo sull'orlo del baratro, mentre vi urlerò in faccia:"IO TE L'AVEVO DETTO"

sabato 14 febbraio 2009

Silenzio. Parla Google

Al telefono c’è Marco Pancini, resposabile per le relazioni istituzionali di Google in Italia. L’argomento è l’emendamento “ammazzaFacebook“, approvato il 5 febbraio per iniziativa del senatore D’Alia (Udc). Il parlamentare ieri ha spiegato in questa intervista ad Alessandro Gilioli le sue posizioni e ripetuto che casi come quello delle pagine che inneggiano a Riina potrebbero portare alla chiusura dell’intero social network…

Non posso parlare a nome di Facebook, ma per quanto ci riguarda per la verità è peggio, se chiedessero a noi di togliere una certa pagina, noi lo faremmo subito, come facciamo con ogni contenuto segnalato come criminoso dall’autorità. Invece con questo emendamento lo chiederanno ai provider, ai fornitori di accesso cioè alle aziende telefoniche

Ma mi sbaglio o il nocciolo dell’emendamento D’Alia è che l’ordine di cancellare un dato contenuto e di eventualmente oscurare la pagina viene dal governo?

Tra l’altro questo è uno degli aspetti cruciali. Si crea una nuova filiera, si parla di controlli preventivi, qualcosa che da noi non è mai esistito. E poi in questo momento i ministeri non hanno una struttura adeguata a seguire tuttio ciò che si pubblica in rete, quindi dovrebbe esserci un nuovo organismo. Me lo lasci dir bene, su questa faccenda siamo molto preoccupati, davvero…

Dica pure, ma mi pare che già il fatto - questa è una valutazione mia, non sua - che il governo si occupi “personalmente” di colpire i reati di opinione metta la cosa su un’orbita incredibile fino a poco tempo fa

A dire il vero fino a poco tempo fa il governo, con il disegno di legge Cassinelli aveva dimostrato di capire che esistono profili differenziati di responsabilità per chi si esprime in rete, si pensava ad una differenziazione tra blog individuali e siti che riflettono organizzazioni più professionali. Ora invece pare che la tendenza sia ad omologare il signor Rossi, titolare di un piccolo blog, al direttore di Repubblica. Ma come si fa?

Sta invocando anche lei un tavolo di trattative?

Certamente. Sarebbe così folle avere una sede di discussione nella quale esporre, spiegare, far capire? Perché sa, qui si tratta di istituire una filiera del controllo preventivo che è ignota all’ordinamento italiano. Noi possiamo parlare e parliamo con tutti, dalla polizia postale fino al governo, purché ci sia la volontò di ascoltarci…

E invece arriva l’emendamento D’Alia

C’è un orientamento in una parte del mondo politico che riflette una totale separazione dall’industria internet e dal mondo degli utenti

Loro pensano alle pagine su Riina o agli antisemiti

Ma già oggi è possibile individuare e colpire le responsabilità di chi commette un reato, e mi risulta che ci sia ancora scritto nel nostro ordinamento che la responsabilità penale è personale. Qui invece per la responsabilità di uno si vuole oscurare il diritto all’espressione di tutti

Può descrivere in concreto il meccanismo che la preoccupa, cosa intende quando parla di filiera del controllo?

Lei si immagini la Telecom o qualsiasi altro provider che si vede recapitare l’ordine di rimuovere una pagina “incriminata”. Cosa succede? Chiamano l’autore? Non lo fanno, non possono materialmente farlo in breve tempo. Quindi chiudono tutto il servizio. Per poi riaprirlo a crisi superata… ma ci rendiamo conto a quali paesi stiamo equiparando l’Italia?

La Birmania, la Cina…

Non lo so, ai peggiori della classe in fatto di libertà di espressione: lo ripeto, stiamo parlando del reato d’opinione. A me pare l’abc del diritto.

Spudoratamente copiato da qui


mercoledì 11 febbraio 2009

mercoledì 4 febbraio 2009

Moralisti del cazzo

Ci tenevo a farvi sentire la bestemmia in diretta di Bracconeri a Forum (Canale 5).
Questo solo perchè quelli di Forum si sono permessi di fare i moralisti per via di una battuta infelce dello Zoo di 105 sugli animali...