domenica 19 luglio 2009

Le NOTIZIE cazzo! Voglio le NOTIZIE!

Dal Blog Antefatto:
<< “Sono un paziente come tutti gli altri”, ha detto Benedetto XVI nell’ospedale di Aosta mentre gli ingessavano il polso fratturato. Purtroppo i telegiornali pubblici e privati non l’hanno accontentato: ieri “aprivano” tutti con la notizia del sacro polso rotto. Oggi invece nessun giornale apre con quella notizia. Eppure chi dirige i telegiornali, almeno in teoria, fa lo stesso mestiere di chi dirige i giornali: quello di giornalista. Delle due l’una: o hanno sbagliato valutazione tutti i direttori dei telegiornali, o l’hanno sbagliata tutti i direttori dei giornali. Ma c’è anche una terza ipotesi: che i direttori dei telegiornali non siano lì per fare i giornalisti. Dunque non valutino le notizie in base all’importanza, ma alla convenienza. Il polso fratturato del Papa è una curiosità, che un giornale serio relega fra le notizie brevi, ignorando bellamente il solito teatrino di scappellamenti istituzionali (Napolitano: “Desidero esprimere i miei auspici di pronta guarigione”; Alemanno: “Devota e filiale vicinanza della Città di Roma”; cardinal Poletto: Mi auguro che la frattura non procuri sofferenze”…). Non per un accanimento vetero-anticlericale, ma perché le conseguenze di quella frattura sono pressochè nulle sulla vita del Pontefice e totalmente nulle sulla nostra vita. Eppure i telegiornali hanno ritenuto che il polso ingessato di Ratzinger fosse molto più importante dello scudo fiscal-criminale del governo, dei giornalisti ammazzati nella Russia dell’amico Putin, della rivolta in Iran, delle tessere gonfiate del Pd, del pacchetto razzial-securitario del governo promulgato con riserva da Ponzio Pelato, delle sconvolgenti novità sui mandanti occulti delle stragi di mafia e sul filo diretto Provenzano-Ciancimino-Dell’Utri-Berlusconi, degli alti lai di Mastella per il misero stipendio di 6 mila euro al mese riservato ai parlamentari europei e alle proteste degli ex parlamentari italiani che dovranno addirittura pagarsi il ticket in autostrada come i comuni mortali.>>

Quali di queste notizie avete sentito al telegiornale? Delle dichiarazioni di Mastella che si lamenta dei miseri 6.000 euro di stipendio al Parlamento Europe o della lettera con cui Provenzano chiedeva una tv a Berlusconi, qualcuno ne parlerà mai in TV? In TV si parlerà mai delle bestemmie contenute nello Scudo Fiscale o nel Pacchetto Sicurezza? E il regime iraniano così simile a quello nostrano, qualcuno comincia a parlarne? E dei giornalisti russi? Tutte cose che ho letto su internet ma che in TV prima o poi vedrò? mah...

mercoledì 15 luglio 2009

Ci Saluti Piero, ma anche Consorte


La signora è la moglie di Piero Fassino, 11-13 legislature in due, ormai non si contano più, ci toccherà usare la cosidetta "manciata"!
"Una manciata di legislature" significa letteralmente che hanno investito molto bene il loro tempo e che noi italiani siamo un branco di coglioni che li ha mantenuti inutilmente per tempi inominabili... per questo usiamo il termine "manciata", non è definibile con rigore, pertanto, a rigore, dovrei incazzarmi un pò di meno.
Ma ascoltanto questa inutilità di donna non posso non incazzarmi, come faccio? Ascoltatela anche voi e ditemi se ci riuscite!
...Lo sentite? sentite quella sensazione di soldi buttati nel cesso? sentite quella sensazione di essere stati presi per il culo? Lo sentite?
Oh, se non lo sentite vuol dire che siete del PD. In quel caso ti serve un esorcista.

Centro Riciclo di Vedelago

domenica 12 luglio 2009

Le Senato decide che la Fusione Nucleare è una cazzata

Ebbene si, il Senato della Repubblica brullica di menti eccelse, piccoli Einstein, Fisici Nucleari ed Emeriti Dottori! Questa è la conclusione a cui si deve giungere dopo essere venuti a conoscenza del giudizio del Senato sul progetto Iter (International Thermonuclear Experimental Reactor).
Cos'è Iter?
ITER è un progetto internazionale che nasce ufficialmente il 28 giugno 2005 a Mosca, con la firma dell'accordo per la realizzazione dello stesso da parte di Unione Europea, Giappone, Federazione Russa, Stati Uniti, Cina, Corea del Sud e India, anche se le prime ricerche in questo campo risalgono già agli anni 50.
L'obiettivo di Iter è dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica della fusione nucleare come fonte di energia.
Iter è "solo" un dispositivo sperimentale, non pensato per la produzione di energia. Per la costruzione sono previsti 8 anni, ai quali seguiranno 10 anni di effettivo utilizzo. Solo allora inizierà la costruzione del reattore vero e proprio, che riguarda la seconda parte del progetto denominata DEMO, che comporterà la vera e propria produzione di energia. Complessivamente, si prevede di avere l'elettricità da fusione commercialmente disponibile fra circa 40 anni.
Come funziona la tecnologia alla base di Iter?
Iter si basa su una reazione di fusione nucleare "a confinamento magnetico", in cui un gas ionizzato ad alta temperatura, detto anche "plasma", viene tenuto confinato in una regione dello spazio per mezzo di campi magnetici. Il combustibile usato è una miscela di deuterio-trizio (due isotopi dell'idrogeno) che viene riscaldato a temperature di 150 milioni di gradi a formare il cosiddetto "plasma".
Il costo complessivo del progetto si aggira sui 10 miliardi di euro, e una volta in funzione permetterà di svolgere attività di ricerca e sviluppo sulla tecnologia che farà viaggiare le centrali a fusione del futuro.
Il Senato Italiano si è pronunciato contrario a tutto ciò tagliando fuori l'intero paese da questo progetto e facendo perdere un'enorme opportunità di sviluppo per Ricerca e Industria.
Ma il Senato Italiano riesce a fare anche peggio, paragonando la Fissione Nucleare alla Fusione si dichiara totalmente favorevole alla prima a scapito della seconda.
Le due tecnologie non possono essere nemmeno paragonate! La fissione è l'attuale tecnologia di produzione dell'energia nucleare, scoperta nel 1934 ad oggi ha mostrato tutta la sua non sostenibilità in termini economici ed ambientali, tralasciando le problematiche di sicurezza (Chernobil o incidenti nella centrale di Tricastin ndr).

Il nucleare tradizionale rimane legato al problema del reperimento della materia prima, assolutamente limitata nel tempo (l'uranio) e alla soluzione dei problemi legati allo smaltimento delle scorie radioattive, nonché ai costi esorbitanti necessari per l'avvio di un programma di gestione e controllo del sistema nucleare nazionale (escludendo il costo necessrio per realizzare le centrali...).
La Fusione nucleare utilizza combustibili non radioattivi ampiamente disponibili sulla terra: l'acqua da cui si ottiene il deuterio. Inoltre i reattori a fusione sono sicuri: le reazioni s'interrompono al primo inconveniente e la quantità di combustibile è talmente esigua (circa 10 grammi) che eventi tipo Chernobyl non sono fisicamente possibili. Infine non sussiste il problema delle scorie come nel caso della fissione, la fusione, infatti, produce elio.
Come sempre, noi pensiamo indietro! Siamo governati da un branco di vecchi, morti parecchi decenni fa ma che ancora non lo sanno. Ma questo non mi sconvolge più di tanto, L'Italia è un pese per vecchi e questo lo sappiamo. La cosa che mi sconvolge è invece la pressoché totale assenza di una comunità scientifica aggiornata, attiva e indipendente. Il Senato ha stabilito che la Fusione è un stronzata dopo aver interrogato Enea, Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Cnr, Consorzio Rfx di Padova, i responsabili dei programmi di fusione nucleare della Commissione Europea e il professore Bruno Coppi del MIT.
Qualcosa non mi torna. Possibile che una ventina di paesi si impegnino in un progetto da 10 miliardi di euro e da noi cnr, enea & Co. sostengano che siano soldi buttati nel cesso? Che sia stato travistato il loro pensiero? Chi lo sa!?! Dov'è la cosidetta Comunità Scientifica? Dov'è la Coscienza Critica? Dove sono i migliaia di laureati in ingegneria, fisica e chimica che le università sfornano ogni anno? Ecco, sono queste le domande che fanno da contorno al mio sconforto. Avanti verso la disfatta totale.

sabato 11 luglio 2009

Bravo Tonino



qua il pdf in italiano

lunedì 6 luglio 2009

La difesa della normalità di Berlusconi sta nella tenuta della democrazia...

Intervista a Luigi Cancrini, celebre psichiatra e fondatore negli anni Settanta di una fra le più importanti scuole di psicoterapia del nostro Paese:

"Adesso vado a Viareggio e prendo in mano io la situazione". Questo ha detto Berlusconi commentando la tragedia del treno esploso. Sempre lui. "Io" al centro di tutto...
Lui ha un’immagine di sé grandiosa, direi inutilmente e dannosamente grandiosa come succede spesso a chi, intorno, ha persone che gli dicono solo "sì"...

Intende dire che il consenso popolare amplifica l'autostima?
Non solo. E' un meccanismo interessante da studiare e che hanno vissuto i dittatori storici. Una studiosa americana ha scritto una biografia interessante su Beria (capo della polizia segreta sotto Stalin, ndr) in cui lei dimostrava bene come lui avesse acquisito un potere straordinario su Stalin proprio perché alimentava continuamente la sua paranoia.

Intorno ad una persona che si crede sempre più grande ed importante di quello che è, c'è sempre qualcuno che lo alimenta
E' così che la persona perde il contatto con la realtà. Un contatto che normalmente è assicurato dal fatto che riceviamo un flusso di informazioni positive o negative su di noi e, continuamente, correggiamo il tiro. Nel caso di Berlusconi piuttosto che modificare il proprio percorso lui si vuole circondare solo di persone che lo esaltano e ogni critica viene da lui trasformata in attacco o complotto.

Lei è uno psichiatria di fama. C'è un modo per definire questo comportamento da un punto di vista "clinico"?
Sì, è disturbo della personalità. Silvio Berlusconi è un uomo dall'egocentrismo smisurato. Finché ciò lo ha riguardato come imprenditore è andata bene. Il problema nasce con l'acquisizione del potere politico. E qui, il troppo potere e un narcisismo normale fortemente alimentato si trasformano in un fattore patologico, un vero e proprio disturbo narcisistico della personalità".

Se è un disturbo andrebbe curato
Non si farà mai curare

Non sono un esperto di psichiatria ma mi domando: un disturbo patologico come quello da lei tracciato, oltre al rischio di essere autolesivo può produrre anche danni anche alla collettività?
Tempo fa ho scritto un libro "Oceano borderline" nel quale studiavo molti disturbi della personalità. E ho dedicato un capitolo ai "disturbi vincenti" la cui patologia si esprime in un successo spropositato. Ho studiato le biografie di Hitler e Stalin che hanno curiosamente in comune un'infanzia con un padre alcoolista, violenze e maltrattamenti e che poi si riscattano in un grande delirio. Disturbi vincenti sono anche quelli dei capi mafia, persone molto intelligenti che ritengono di stare svolgendo un compito importante. Il Padrino ad esempio. Forse Berlusconi, per fortuna, non ha ancora questi tratti così "grandiosi" ma il rischio della progressiva perdita del contatto con la realtà può essere fortemente dannoso per gli altri.

Pericoloso anche per se stesso immagino…
Non necessariamente. Se pensiamo alla questione delle feste e delle squillo lui è rimasto assolutamente imperturbabile alle critiche. Proprio perchè lui è convinto di poter fare qualsiasi cosa in modo indisturbato e le persone che ha intorno lo assecondano.

Questa patologia del premier a suo avviso si può aggravare?
Sicuramente. E la condizione indispensabile perché un disturbo della personalità non si espanda è legata inevitabilmente alla presenza dei contrappesi rappresentati dalla magistratura (la legalità) e dalla informazione (libertà di stampa). Studiando Hitler ad esempio è facile ricordare che la sua prima azione fu contro i magistrati. La stessa cosa vale per Mussolini. L'equilibrio dei poteri è in questo contesto indispensabile. Se una democrazia è sufficientemente forte questo disegno non riesce e a un certo punto la persona cade. Se invece cadono i contrappesi si va verso un disastro. La dittatura. Con le folle a seguire il personaggio carismatico di turno. Quindi la difesa della normalità di Berlusconi sta nella tenuta della democrazia.

In questo contesto che ruolo ha la tv? Il possesso di un impero televisivo amplifica il potere e il rischio di condizionamento dell'opinione pubblica
Ovviamente sì, ma la tv essendo un mezzo così diffuso e capillare contiene in qualche modo, al suo interno, anche gli "antivirus".

Lei lo sa, che dopo questa intervista, oltre ai magistrati e ai giornalisti anche gli psichiatri potrebbero essere apostrofati come comunisti?
Confermerebbe le mie tesi, e darebbe più credibilità alla categoria

Fonte

Hankee Go Home



Ovviamente avranno detto che erano in 4 gatti, che erano tutti dei comunisti, dei facinorosi, dei rivoltosi... ecc.

E questo? ma fammi il favore pagliaccio