domenica 12 luglio 2009

Le Senato decide che la Fusione Nucleare è una cazzata

Ebbene si, il Senato della Repubblica brullica di menti eccelse, piccoli Einstein, Fisici Nucleari ed Emeriti Dottori! Questa è la conclusione a cui si deve giungere dopo essere venuti a conoscenza del giudizio del Senato sul progetto Iter (International Thermonuclear Experimental Reactor).
Cos'è Iter?
ITER è un progetto internazionale che nasce ufficialmente il 28 giugno 2005 a Mosca, con la firma dell'accordo per la realizzazione dello stesso da parte di Unione Europea, Giappone, Federazione Russa, Stati Uniti, Cina, Corea del Sud e India, anche se le prime ricerche in questo campo risalgono già agli anni 50.
L'obiettivo di Iter è dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica della fusione nucleare come fonte di energia.
Iter è "solo" un dispositivo sperimentale, non pensato per la produzione di energia. Per la costruzione sono previsti 8 anni, ai quali seguiranno 10 anni di effettivo utilizzo. Solo allora inizierà la costruzione del reattore vero e proprio, che riguarda la seconda parte del progetto denominata DEMO, che comporterà la vera e propria produzione di energia. Complessivamente, si prevede di avere l'elettricità da fusione commercialmente disponibile fra circa 40 anni.
Come funziona la tecnologia alla base di Iter?
Iter si basa su una reazione di fusione nucleare "a confinamento magnetico", in cui un gas ionizzato ad alta temperatura, detto anche "plasma", viene tenuto confinato in una regione dello spazio per mezzo di campi magnetici. Il combustibile usato è una miscela di deuterio-trizio (due isotopi dell'idrogeno) che viene riscaldato a temperature di 150 milioni di gradi a formare il cosiddetto "plasma".
Il costo complessivo del progetto si aggira sui 10 miliardi di euro, e una volta in funzione permetterà di svolgere attività di ricerca e sviluppo sulla tecnologia che farà viaggiare le centrali a fusione del futuro.
Il Senato Italiano si è pronunciato contrario a tutto ciò tagliando fuori l'intero paese da questo progetto e facendo perdere un'enorme opportunità di sviluppo per Ricerca e Industria.
Ma il Senato Italiano riesce a fare anche peggio, paragonando la Fissione Nucleare alla Fusione si dichiara totalmente favorevole alla prima a scapito della seconda.
Le due tecnologie non possono essere nemmeno paragonate! La fissione è l'attuale tecnologia di produzione dell'energia nucleare, scoperta nel 1934 ad oggi ha mostrato tutta la sua non sostenibilità in termini economici ed ambientali, tralasciando le problematiche di sicurezza (Chernobil o incidenti nella centrale di Tricastin ndr).

Il nucleare tradizionale rimane legato al problema del reperimento della materia prima, assolutamente limitata nel tempo (l'uranio) e alla soluzione dei problemi legati allo smaltimento delle scorie radioattive, nonché ai costi esorbitanti necessari per l'avvio di un programma di gestione e controllo del sistema nucleare nazionale (escludendo il costo necessrio per realizzare le centrali...).
La Fusione nucleare utilizza combustibili non radioattivi ampiamente disponibili sulla terra: l'acqua da cui si ottiene il deuterio. Inoltre i reattori a fusione sono sicuri: le reazioni s'interrompono al primo inconveniente e la quantità di combustibile è talmente esigua (circa 10 grammi) che eventi tipo Chernobyl non sono fisicamente possibili. Infine non sussiste il problema delle scorie come nel caso della fissione, la fusione, infatti, produce elio.
Come sempre, noi pensiamo indietro! Siamo governati da un branco di vecchi, morti parecchi decenni fa ma che ancora non lo sanno. Ma questo non mi sconvolge più di tanto, L'Italia è un pese per vecchi e questo lo sappiamo. La cosa che mi sconvolge è invece la pressoché totale assenza di una comunità scientifica aggiornata, attiva e indipendente. Il Senato ha stabilito che la Fusione è un stronzata dopo aver interrogato Enea, Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Cnr, Consorzio Rfx di Padova, i responsabili dei programmi di fusione nucleare della Commissione Europea e il professore Bruno Coppi del MIT.
Qualcosa non mi torna. Possibile che una ventina di paesi si impegnino in un progetto da 10 miliardi di euro e da noi cnr, enea & Co. sostengano che siano soldi buttati nel cesso? Che sia stato travistato il loro pensiero? Chi lo sa!?! Dov'è la cosidetta Comunità Scientifica? Dov'è la Coscienza Critica? Dove sono i migliaia di laureati in ingegneria, fisica e chimica che le università sfornano ogni anno? Ecco, sono queste le domande che fanno da contorno al mio sconforto. Avanti verso la disfatta totale.

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