giovedì 16 aprile 2009

Si scende in campo

E' venuta l'ora di scendere in campo e di darsi da fare: faccio parte di un gruppo di lavoro che ha il compito di definire la parte riguardante gli interventi in ambito ecologico del programma elettorale per le prossime elezioni amministrative del 7 giugno a Mazzano.
La lista è "M@zzano Nel Futuro" ed è dichiaratamente di Centro-Destra e si presenterà con i simboli PDL e LEGA NORD...
ok, a questo punto qualcosa potrebbe non tornarvi!!!
Si, sono sempre io, lo stesso che qualche post più sotto manda a "quel paese" Il Nano Malefico!!!!
Il mio odio nei confronti di quel ciarlatano mafioso del cazzo rimane, anzi aumenta di giorno in giorno, cazzata dopo cazzata, ma devo cominciare a fare realmente qualcosa di concreto!!!
Ho avuto modo di parlare con alcuni dei rappresentanti di questo gruppo politico e devo dire che ho trovato persone veramente in gamba.
Ho trovato persone sensibili alla questione ambientale, a temi come il Risparmio Energetico o al problema "Italcementi" e tutto ciò mi ha reso particolarmente felice.
Ovviamente, il mio compito è (e sarà) quello di proporre soluzioni e interventi per quanto riguarda il mio ambito (ecologia e sostenibilità) ma anche quello di riportare a tutti voi quello che avviene all'interno delle "stanze del potere" anche, perchè no, sputtanandoli all'occorenza.
Io non ho alcuna tessera politica e mai mi iscriverò ad alcun partito. Non ho bisogno di un simbolo di un altro per sostenere le mie idee.

Ora beccatevi le mie proposte di programma:

(ma prima una breve) Introduzione:

“Per uscire della crisi climatica e finanziaria bisogna puntare sul risparmio e l’efficienza energetica. Pensiamo alle centinaia di migliaia di posti di lavoro che si possono creare ristrutturando secondo i canoni di efficienza e risparmio energetico gli edifici privati e pubblici. Secondo un recente lavoro del Peterson Institute, spendendo 10 miliardi di dollari (7,9 miliardi di euro) per isolare termicamente le abitazioni USA, potremmo creare più di 100.000 posti di lavoro tra il 2009 e il 2011, portando un beneficio duraturo all’economia stimato da 1,4 a 3 miliardi di dollari tra il 2012 e il 2020. Accanto allo sviluppo delle nuove tecnologie e delle fonti rinnovabili attraverso una economia sempre a minor impatto di anidride carbonica e fumi inquinanti, occorre porre l’obiettivo di “rifiuti zero”, cioè programmi che prevedano il riciclo totale dei materiali e la non produzione di rifiuti. Una via intrapresa da grandi metropoli della California che può portare benefici economici, lavorativi, ambientali.”

Joseph Stiglitz – Premio Nobel per l’economia 2001

Premessa:

La realizzazione di piste ciclabili e strade pedonali non possono costituire una priorità. Così come la creazione di parchi e/o la salvaguardia della fauna locale o ancora la tutela del cosiddetto “centro storico”. Tutti aspetti importanti ma non prioritari.

Individuazione di 3 macro aree di intervento:

A) Edilizia ed Energia

B) Rifiuti

C) Inquinamento e Gestione del territorio


A) Edilizia ed Energia:

1)

adottare i protocolli definiti dallo standard CasaClima. In particolare, per ogni nuovo progetto soggetto a concessione edilizia, indipendentemente dall’uso (residenziale, terziario, sia private che pubbliche):

- Obbligo della certificazione con dichiarazione all’atto della concessione edilizia e accertamento definitivo all’atto della licenza d’uso;

- Obbligo del raggiungimento dello standard minimo della “Classe C”, con trattamento preliminare per la “Classe A”

- Obbligo dell’utilizzo dell’energia solare, con pannelli termici o fotovoltaici, per almeno il 25% del fabbisogno termico totale (equivalente) e/o il 50% del fabbisogno termico per la produzione di acqua calda sanitaria.

CasaClima è un insieme di protocolli che classificano ciascun edificio in classi d’efficienza in funzione del consumo energetico (o fabbisogno energetico), tenendo in considerazione sia l’isolamento termico dell’edificio sia la qualità dell’impiantistica, ad esempio, attribuendo all’atto della certificazione, una valutazione negativa nel caso della presenza di ponti termici o nel caso dell’impiego di vettori energetici fossili. Gli standard di consumo energetico fissati dai protocolli di CasaClima sono:

- Per la Classe ORO: Fabbisogno energetico inferiore di 10 kWh/m2a (meno di 1 litro gasolio / mq * anno)

- Per la classe A: Fabbisogno energetico inferiore di 30 kWh/m2a (meno di 3 litri gasolio / mq * anno)

- Per la Classe B: Fabbisogno energetico inferiore di 50 kWh/m2a (meno di 5 litri gasolio / mq * anno)

- Per la Classe C: Fabbisogno energetico inferiore di 70 kWh/m2a (meno di 7 litri gasolio / mq * anno)

2)

Introduzione della certificazione RIE (indice di Riduzione dell’Impatto Edilizio, così come definita dalla Provincia Autonoma di Bolzano) per ogni nuovo progetto soggetto a concessione edilizia, definendo un valore minimo da rispettare, calcolato secondo specifico algoritmo. Il RIE è un indice che valuta la qualità ambientale dell’intervento edilizio rispetto alla permeabilità del suolo e del verde. Tale indice è stato formulato per poter porre un limite all’impermeabilità del terreno causata dalle opere edili. Le conseguenze di una cementificazione irrazionale sono:

- aumento della temperatura della massa d’aria sovrastante e generazione di moti convettivi che portano al ricircolo delle polveri;

- assenza del naturale effetto mitigatore dato dal processo di evapotraspirazione della vegetazione;

- disordini e dissesti idrogeologici causati dalla concentrazione delle acque meteoriche nei corsi d’acqua;

- il rapido deflusso delle precipitazioni nei corsi d’acqua porta alla sottrazione delle acque meteoriche al naturale ciclo di captazione e restituzione all’ambiente mediante l’infiltrazione, l’evaporazione e l’evapotraspirazione.

3)

Incentivare ed agevolare ristrutturazioni o interventi su edifici esistenti, sia pubblici che privati, che comportino un effettivo risparmio energetico. Gli interventi possono riguardare sia l’isolamento termico sia l’ammodernamento degli impianti energetici, ad esempio, passando a sistemi ad elevata efficienza o che utilizzino fonti rinnovabili.

4)

Impiego di lampade a led o lampade a vapori di sodio ad alta pressione nell’illuminazione pubblica. Valutare quale alternativa, a parità di qualità dell’illuminazione, sia quella che garantisca il maggiore risparmio economico considerando tutti i costi: consumi, manutenzione, investimento iniziale, durata delle lampade ecc.

5)

Eliminare l’illuminazione natalizia. È inutile aderire alle giornate per il risparmio energetico spegnendo per un’ora le luci di una piazza o di un edificio pubblico quando, per 2-3 mesi si accendono centinaia, se non migliaia, di luci per un semplice bisogno estetico.

B) Rifiuti:

Raggiungimento dell’obiettivo Rifiuti Zero entro 5 anni, cioè ridurre a zero (o quasi) la quantità di rifiuti da conferire a smaltimento (incenerimento o discarica). Questo obiettivo è raggiungibile mediante una serie di politiche ed iniziative, di seguito riportate, che mirano essenzialmente alla riduzione dei rifiuti.

1)

Confermare il regolamento di igiene urbana che entrerà in vigore a settembre, su tutto il territorio. Avviare il PaP solo in alcune zone del comune a puro scopo di valutazione sarebbe controproducente in quanto la presenza contemporanea di cassonetti e raccolta domiciliare, porterebbe gli utenti a continuare a sfruttare il vecchio sistema generando dati non reali. L’introduzione del Porta a Porta comporterà sicuramente disguidi e lamentele, ma nell’arco di poche settimane tutto andrà a regime. Questa è l’esperienza di numerosissimi comuni. Maggiori problematiche si sono presentate proprio quando il nuovo sistema è stato avviato in regimi misti cassonetto/PaP.

2)

Valutare alternative per lo smaltimento dei rifiuti, in particolare della frazione secca indifferenziata (o residuo secco o RUR) e della frazione umida. Oggi il costo dello smaltimento di queste due frazioni viene definito da un monopolista, A2A (nelle vesti di Aprica): 70-100 euro a tonnellata per la frazione secca e 50-80 euro a tonnellata per la frazione umida. Esistono alternative di smaltimento che abbattono questi costi e che non impiegano tecnologie di recupero di “materia in energia”, bensì tecnologie di recupero di “materia in materia”. Ne è un esempio il Centro di Riciclo Vedelago ossia una piattaforma di selezione e recupero di rifiuti, in grado di recuperare fino al 99% della quantità di materiale in ingresso. Una percentuale così alta è stata raggiunta grazie alla realizzazione di una seconda linea di trattamento in grado di produrre una particolare sabbia, ad elevato contenuto di plastica, che viene rivenduta alle aziende di stampaggio di materie plastiche locali come materia prima secondaria.

La realizzazione di un simile impianto consente non solo di abbattere i costi derivanti dallo smaltimento, ma anche di:

- diminuire l’inquinamento causato dall’incenerimento dei rifiuti;

- incrementare il valore di RD finale;

- generare posti di lavoro reali;

- generare un indotto dato dalle aziende destinatarie del materiale prodotto dall’impianto.

3)

valutazione di fattibilità di un impianto di compostaggio comunale per la produzione di compost di qualità a partire dalla frazione umida degli RSU. Questo consentirebbe di annullare la voce di spesa relativa allo smaltimento dell’umido e di produrre compost da distribuire gratuitamente alla popolazione prevenendo quindi il fenomeno della desertificazione del suolo dovuto alla progressiva perdita di sostante nutritive.

4)

Incentivare il riutilizzo e recupero dei materiali istituendo un Mercato dell’Usato con cadenza mensile dove i cittadini possano portare oggetti usati e rivenderli o semplicemente donarli o scambiarli. L’obiettivo non è quello di ottenere un semplice “guadagno” dalla vendita di un oggetto in disuso, ma quello di recuperare materiale che altrimenti finirebbe per essere smaltito come rifiuto.

5)

Recuperare il materiale informatico presente in isola ecologica che potrebbe essere ancora funzionante, istituendo un Laboratorio Informatico dove studenti e/o volontari possano operare al fine di recuperare tale materiale e metterlo a disposizione delle scuole, installando all’occorrenza software open source.

6)

Favorire la diffusione di distributori alla spina di prodotti alimentari e non, con l’obiettivo di ridurre il consumo di imballaggi. Incentivare le attività commerciali ad istallare nei propri negozi tali distributori.

7)

Installare, sul territorio comunale, distributori alla spina di acqua potabile e acqua demineralizzata.

8)

Disincentivare l’impiego di prodotti “usa e getta” e favorire la diffusione di prodotti lavabili come, ad esempio, piatti in ceramica, bicchieri di vetro o tovaglioli di stoffa.

9)

Distribuire gratuitamente pannolini lavabili alle famiglie con neonati per un periodo limitato, compatibilmente con le risorse disponibili.

C) Inquinamento e Gestione del Territorio:

1)

Messa in sicurezza definitiva della Discarica di Ciliverghe.

2)

Divieto di espansione dell’Italcementi e obbligo di ammodernamento degli impianti con conseguente riduzione dell’inquinamento.

3)

Acqua e falde:

dal programma Lista Civica Agliardi Sindaco:

- studi di fattibilità, ricerche in materia di tutela e risanamento delle acque, nonché delle diverse tecniche di depurazione, delle risorse idriche sotterranee e delle risorgive;

- attività di monitoraggio chimico, fisico e biologico delle qualità delle acque superficiali e sotterranee con controlli sugli scarichi;

- indagini sull’assetto idrogeologico e le aree di dissesto.

A fronte dei risultati delle analisi condotte sulla qualità dell’acqua e a fronte degli interventi effettuati per risanare le eventuali situazioni a rischio, promuovere una campagna di sensibilizzazione della popolazione sull’utilizzo dell’acqua di rubinetto in alternativa a quella in bottiglia. Divieto nelle mense scolastiche di utilizzo di acqua imbottigliata.

Favorire l’installazione di impianti per il recupero delle acque meteoriche e degli scarichi, sia negli edifici pubblici che in quelli privati.

lunedì 6 aprile 2009

Bertolaso levati quella tutina da sfigato!



So che insultare Studio Aperto è troppo facile... è un pò come insultare Il Despota... o come sparare sulla Croce Rossa... però non posso sorvolare su questo tg di mentecatti, aimè, seguito da milioni di paesanotti rincoglioniti teledipendenti. 
Il signor Bertolaso (L'ex Commissario per l'emergenza Rifiuti in Campania sotto processo per i danni commessi durante il suo mandato ed ora nuovamente Commissario per la medesima emergenza... no non è un deja vu, è tutto vero!!!)  è fondamentalmente un esaltato di m**** ma rigorosamente bipartisan, in pratica lecca il culo a sia sulla chiappa destra sia sulla chiappa sinistra.
Per questo motivo è ben voluto da qualunque governo si insedi. Quindi bisogna tenerselo buono!
Di conseguenza, se c'è qualche "ciarlatano" che rompe il cazzo al signor Bertolaso, il Governo deve toglierlo di mezzo! 
E allora si singuizaglano i cagnolini di Studio Aperto o del TG1.
E questo è il risultato: 
il 2 aprile, si sputtana in televisione una persona che diceva che sarebbe arrivato un terremoto devastante
il 6 aprile si contano i morti e si va in televisione dicendo: I SOCCORSI SONO STATI RAPIDISSIMI PERCHE' CE LO ASPETTAVAMO, ERAVAMO GIA' IN ALLERTA E DOPO 3 MINUTI DALLA SCOSSA LA MACCHINA NAZIONALE ERA GIA' STATA AVVIATA... MA LA SCOSSA NON POTEVAMO PREVEDERLA...
in altre parole: siamo dei fighi noi della Protezione Civile perchè siamo intervenuti subito dopo la tragedia e stiamo salvando un sacco di persone! yeah!
Peccato però che, alla fine, saranno 200 se non 250 i morti di questa catastrofe! Morti che si sarebbero potuti evitare andando ad intervenire preventivamente su tutti gli edifici a rischio!!!!!
Ma questo non sarebbe stato ridditizio! E poi quell'esaltato di Bertolaso come faceva a fare il figo davanti alle telecamere con quella sua tutina da sfigato!?!?! meglio buttare soldi a fare ponti impossbili, a fare treni del cazzo e salvare imprese in fallimento da un decennio!!! ma spendere soldi per salvare vite umane no ne?
Da oggi ci ricorderemo di essere un paese ad elevato rischio sismico.
Ricordiamoci di essere UN PAESE A RISCHIO E BASTA. 
 

domenica 5 aprile 2009

sabato 28 marzo 2009

Ragazzi, siamo nella merda!

Se in GERMANIA dicono che LA MAFIA NON ESISTE, allora siamo veramente nella MERDA.


ah, il titolo del libro della Reski è:“Mafia. Von Paten, pizzerien und falschen priestern”. Il titolo in italiano sarebbe: “Mafia. Di padrini, pizzerie e falsi sacerdoti

venerdì 6 marzo 2009

"La crisi non è drammatica"... Stai calmo! Dino stai calmo!



ma quest'uomo, o meglio, questo pagliaccio buffone ciarlatano crede veramente che CAMBIARE GLI STILI DI VITA sia il vero pericolo!!?!?!?!?!?
Non si rende conto che  CAMBIARE GLI STILI DI VITA (e non solo) è l'unica SOLUZIONE al PERICOLO DELLA CRISI????
Ma cosa cazzo sta facendo OBAMA negli USA oggi?????
Coca cazzo sta facendo se non CAMBIARE GLI STILI DI VITA, DI PRODURRE e DI CONSUMARE degli americani!?!?!?!?
Questa è l'unica via per risollevarsi pagliaccio ladro di merda!!!!! 
Devi smettere di dare soldi ad aziende che fanno prodotti MORTI e FINITI come le automobili, aeroporti, televisioni, inceneritori e centrali nucleari!!!!
Ci stai portando alla distruzione coglione!!!!

giovedì 19 febbraio 2009

Caso Mills, cosa ne pensa il resto del mondo?

El Pais: L’azienda di Berlusconi corruppe l’avvocato Mills
traduzione
originale

Washington Post: Avvocato inglese condannato in una causa legata a Berlusconi
traduzione
originale

Guardian: David Mills dichiarato colpevole per corruzione nel processo collegato a Berlusconi
traduzione
originale

New York Times: L’Italia condanna un avvocato per aver preso una tangente per proteggere il Premier
traduzione
originale

Neue Zürcher Zeitung: L’ex avvocato di Berlusconi condannato a quattro anni e mezzo di reclusione
traduzione
originale

Guardian: Silvio Berlusconi: l’immunità garantita dal Parlamento potrebbe essere annullata dalla Corte Costituzionale
traduzione
originale

Dato che ci sono, copio e incollo la traduzione di questo articolo dal titolo: "La Banda Bassotti al Governo" [Süddeutsche Zeitung].

"Gli intellettuali italiani si organizzano contro Berlusconi

Sarà il Carnevale? Secondo Dario Fo, è in questo periodo che, almeno in questo pazzo paese, si può parlare seriamente. Perché l’immagine che l’Italia offre al momento è tutto tranne che divertente. In confronto a Berlusconi e alla “sua Banda Bassotti al Governo”, la precedente generazione di politici di Moro e Fanfani sembrerebbe composta da “giganti”. E l’opposizione sarebbe caduta in coma.

Fo non è l’unico, che da sfogo pubblicamente alla propria rabbia . Da maggio 2008 l’Italia è guidata dal secondo governo Berlusconi e il Paese è diviso. I progetti di riforma nel settore giudiziario e nella gestione federalista suscitano discussioni, i tagli al bilancio pubblico colpiscono soprattutto istituzioni culturali e sociali, scuole e università. La modernizzazione del paese che Silvio Berlusconi vuole introdurre appare sempre più come una privatizzazione dello Stato mascherata di populismo.

Eppure l’opposizione negli ultimi dieci mesi non c’è praticamente stata. Il Partito Democratico (PD), la formazione socialdemocratica che raggruppa ex comunisti ed ex democristiani, era nata due anni fa con grandi speranze, ma si è impaludata in battaglie interne al partito. Alle prossime elezioni europee rischia il disastro. Anche gli intellettuali, solitamente molto combattivi, finora hanno taciuto, come ipnotizzati, davanti a Berlusconi che riscuote continui successi nei sondaggi.

Ma ora: “Rompiamo il silenzio”. Con questo titolo l’associazione Libertà e Giustizia (LG) ha pubblicato sabato sul quotidiano “La Repubblica” un annuncio a tutta pagina per lanciare l’allarme. L’associazione, di cui fanno parte anche il semiologo Umberto Eco, il germanista Claudio Magris, il fisico Giovanni Bachelet e la giornalista Sandra Bonsanti, ritengono che l’Italia si stia trasformando in un paese in cui la demagogia sta prendendo il posto della democrazia e il consumatore sta sostituendo il cittadino. Lo svuotamento di poteri del Parlamento attraverso la pratica del Governo di legiferare per decreto e il rafforzamento di “monarchie ed oligarchie” in tutti i partiti sarebbero i primi segnali di allarme. Al contrario, LG intende sviluppare la cultura politica e il pensiero critico. Inoltre si vuole stimolare la costruzione di reti “nel segno dei valori della Costituzione”.

Come se se lo sentissero: lo stesso giorno il presidente del Consiglio Berlusconi ha attaccato la Costituzione. Sarebbe invecchiata, sarebbe nata sotto le pressioni della Seconda Guerra Mondiale e alla fine di una dittatura, conterrebbe valori ripresi dal “modello della costituzione sovietica”. L’attacco è arrivato al culmine di una crisi in cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si era rifiutato di firmare un decreto del Governo che era stato redatto per opporsi alle misure di morte assistita nel caso di una donna in coma irreversibile da 17 anni. Quando la sera il Presidente Napolitano ha fatto il suo ingresso al Teatro San Carlo a Napoli, dove Riccardo Muti inaugurava la sala appena restaurata con un concerto di sinfonie, è stato accolto dalle ovazioni del pubblico."

fonte

ma sono tutti tutti tutti, ma proprio tutti comunisti i giornalisti in giro per il mondo?

domenica 15 febbraio 2009

Ma Silvio non voleva difendere la nostra PRIVACY...?

15 febbraio 2009
Il Senato della Repubblica ha approvato, all'interno del cosiddetto decreto milleproroghe, il seguente emendamento:

"I dati personali presenti nelle banche dati costituite sulla base di elenchi telefonici pubblici formati prima del 1º agosto 2005 sono lecitamente utilizzabili per fini promozionali sino al 31 dicembre 2009, anche in deroga agli articoli 13 e 23 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, dai soli titolari del trattamento che hanno provveduto a costituire dette banche dati prima del 1º agosto 2005."


Tradotto vuol dire: le aziende di call center che hanno usato indebitamente dal 2005 ad oggi gli elenchi telefonici con dati acquisiti senza il consenso dei diretti interessati, possono continuare a farlo fino a fine 2009.
In questi anni, non solo hanno chiamato ripetutamente persone che non avevano dato il consenso, ma, come testimoniano le migliaia di denunce e relazioni (dal Garante della privacy, all'Antitrust, all'Agcom), hanno anche travisato la volonta' dei consumatori, attivando contratti senza alcun consenso.

Ora il provvedimento deve passare dalla Camera dei deputati per l'approvazione definitiva. Se non venisse modificato, il Parlamento:

- delegittimerebbe il Garante della Privacy, che con suoi provvedimenti aveva vietato l'uso di banche dati in cui sono inseriti i nomi di italiani che non hanno fornito il loro consenso.

- legittimerebbe il comportamento illecito di societa' poco serie che, senza scrupolo alcuno, in questi anni hanno permesso l'attivazione di linee Adsl anche ad anziani che non hanno mai toccato una tastiera di computer.

Fonte

E questa è una di quelle cosidette manovre per risollevare l'economia...
A me, e non solo a me, sembra una palese VIOLAZIONE DELLA PRIVACY!!!!
Privacy che il governo intero, ombra e non-ombra, cioè con "L" o "senza L", insomma in maniera bipartisan, si era ripromesso di difendere a costo di:
- Salvare il Main Fuher Adolf Silvio Augusto B********* da qualsiasi processo a suo carico;
- Depenalizzare reati quali Stupri e Falso in Bilancio;
- Dimenticarsi della Crisi Economica per la quale qualcuno ci ha definito in una SITUAZIONE TETRA.

e a proposito delle INTERCETTAZIONI, vi ricordo cosa diceva Silvio:«Le intercettazioni sono uno strumento di indagine che la nostra Costituzione definisce "eccezionale" anche perché sacrifica la PRIVACY dei cittadini. Noi non vogliamo in alcun modo impedire le intercettazioni, ma vogliamo che siano utilizzate solo per casi particolari»

Riassumiamo:

Il Governo, ossia il POTERE ESECUTIVO, si è autoattribuito la capacità di:
- annullare sentenze del POTERE GIUDIZIARIO (vedi caso ELUANA e caso RETE4 per i quali la CORTE DI CASSAZIONE aveva stabilito rispettivamente di: staccare il sondino alla prima e staccare la corrente alla seconda se nn fosse andata sul satellite)
- inglobare il POTERE LEGISLATIVO (il PARLAMENTO) mediante RICATTI e una LEGGE ELETTERALE ANTICOSTITUZIONALE (vedere il caso VELTRUSCONI)
- decidere dalla nostra vita imponendoci il SONDINO NASOGASTRICO OBBLIGATORIO fottendosene della nostra volontà e del TESTAMENTO BIOLOGICO
- insultare la COSTITUZIONE ITALIANA (vedi affermazioni si Silvio del 2003 e di quest'anno sulla questione "costituzione di origine sovietica")
- insulatare altre CARICHE DELLO STATO e di rimproverare e denunciare se qualcun'altro lo fa (vedi caso manifestazioni PIAZZA NAVONA '08 e PIAZZA FARNESE '09)
- annettere allo STATO ITALIANO il cosidetto STATO PARASSITA DEL VATICANO (vedi nomine RAI e caso ELUANA) entrando di fatto come QUARTO potere, o meglio, come il SECONDO dato che quelli GIUDIZIARIO e LEGISLATIVO non esistono più;
- decidere se una PARTITA DI CALCIO della nazionale italiana sia da fare oppure no (vedi caso BATTISTI e partita Italia-Brasile)
- autodefinirsi LIBERALE e ANTICOMUNISTA ma al tempo stesso intervenire nell'economia aiutando, a propria discrezione, AZIENDE PRIVATE con FINANZIAMENTI PUBBLICI (vedi caso ALITALIA)

guardate, ho anche smesso di incazzarmi.
mi accontento solo di godere come un porco, tra qualche anno, quando saremo sull'orlo del baratro, mentre vi urlerò in faccia:"IO TE L'AVEVO DETTO"

sabato 14 febbraio 2009

Silenzio. Parla Google

Al telefono c’è Marco Pancini, resposabile per le relazioni istituzionali di Google in Italia. L’argomento è l’emendamento “ammazzaFacebook“, approvato il 5 febbraio per iniziativa del senatore D’Alia (Udc). Il parlamentare ieri ha spiegato in questa intervista ad Alessandro Gilioli le sue posizioni e ripetuto che casi come quello delle pagine che inneggiano a Riina potrebbero portare alla chiusura dell’intero social network…

Non posso parlare a nome di Facebook, ma per quanto ci riguarda per la verità è peggio, se chiedessero a noi di togliere una certa pagina, noi lo faremmo subito, come facciamo con ogni contenuto segnalato come criminoso dall’autorità. Invece con questo emendamento lo chiederanno ai provider, ai fornitori di accesso cioè alle aziende telefoniche

Ma mi sbaglio o il nocciolo dell’emendamento D’Alia è che l’ordine di cancellare un dato contenuto e di eventualmente oscurare la pagina viene dal governo?

Tra l’altro questo è uno degli aspetti cruciali. Si crea una nuova filiera, si parla di controlli preventivi, qualcosa che da noi non è mai esistito. E poi in questo momento i ministeri non hanno una struttura adeguata a seguire tuttio ciò che si pubblica in rete, quindi dovrebbe esserci un nuovo organismo. Me lo lasci dir bene, su questa faccenda siamo molto preoccupati, davvero…

Dica pure, ma mi pare che già il fatto - questa è una valutazione mia, non sua - che il governo si occupi “personalmente” di colpire i reati di opinione metta la cosa su un’orbita incredibile fino a poco tempo fa

A dire il vero fino a poco tempo fa il governo, con il disegno di legge Cassinelli aveva dimostrato di capire che esistono profili differenziati di responsabilità per chi si esprime in rete, si pensava ad una differenziazione tra blog individuali e siti che riflettono organizzazioni più professionali. Ora invece pare che la tendenza sia ad omologare il signor Rossi, titolare di un piccolo blog, al direttore di Repubblica. Ma come si fa?

Sta invocando anche lei un tavolo di trattative?

Certamente. Sarebbe così folle avere una sede di discussione nella quale esporre, spiegare, far capire? Perché sa, qui si tratta di istituire una filiera del controllo preventivo che è ignota all’ordinamento italiano. Noi possiamo parlare e parliamo con tutti, dalla polizia postale fino al governo, purché ci sia la volontò di ascoltarci…

E invece arriva l’emendamento D’Alia

C’è un orientamento in una parte del mondo politico che riflette una totale separazione dall’industria internet e dal mondo degli utenti

Loro pensano alle pagine su Riina o agli antisemiti

Ma già oggi è possibile individuare e colpire le responsabilità di chi commette un reato, e mi risulta che ci sia ancora scritto nel nostro ordinamento che la responsabilità penale è personale. Qui invece per la responsabilità di uno si vuole oscurare il diritto all’espressione di tutti

Può descrivere in concreto il meccanismo che la preoccupa, cosa intende quando parla di filiera del controllo?

Lei si immagini la Telecom o qualsiasi altro provider che si vede recapitare l’ordine di rimuovere una pagina “incriminata”. Cosa succede? Chiamano l’autore? Non lo fanno, non possono materialmente farlo in breve tempo. Quindi chiudono tutto il servizio. Per poi riaprirlo a crisi superata… ma ci rendiamo conto a quali paesi stiamo equiparando l’Italia?

La Birmania, la Cina…

Non lo so, ai peggiori della classe in fatto di libertà di espressione: lo ripeto, stiamo parlando del reato d’opinione. A me pare l’abc del diritto.

Spudoratamente copiato da qui


mercoledì 11 febbraio 2009