Dal blog di Federico Valerio:
Il Gestore Servizi Elettrici (GSE) ci informa su quanti euro annualmente sono andati alle fonti energetiche rinnovabili e a quelle assimilate:
nel 2006, 5,5 miliardi di euro sono andate a rimpinguare le casse di petrolieri ed affini mentre solo 40.370 euro sono andati a impianti fotovoltaici!
A spanne il professore ha calcolato cosa sarebbe potuto succedere nel nostro Paese se nel 1992 non si fosse inventata questa manfrina.
Le ipotesi del calcolo sono:
- la delibera CIP 6 non inseriva tra i beneficiari le fonti assimilate e l'incenerimento di rifiuti e biomasse (Vedi dopo cosa è il CIP 6)
- i 5 miliardi di euro così risparmiati annualmente andavano per l'acquisto di impianti fotovoltaici
- il costo di un impianto fotovoltaico da 1 kwatt (10 metri quadrati) è di 10.000 euro (oggi 1 KWp costa 6000-7000)
- ognuno di questi impianti eroga 1400 kwatt di energia elettrica (è una media su tutto il territorio nazionale della produzine media annua di un pannello da 1 KWp, cioè, ad Agrigento 1 pannello produce 1500 KW, a Brescia 1200 KW...)
Se il governo italiano nel 1992 avesse fatto questa scelta, oggi (fine 2007) avremmo 7,5 milioni di tetti fotovoltaici in grado di erogare 10,5 miliardi di kilowattore all'anno a inquinamento zero (alla lettera).
Nel 2006 tutti gli impianti di incenerimento rifiuti e biomasse operanti in Italia, hanno prodotto solo 5,2 miliardi di chilowattore.
Gli stessi impianti ci hanno anche regalato qualche milione di tonnellate di ceneri, diversi milioni di tonnellate di gas serra, qualche migliaia di tonnellate di inquinanti vari sotto forma di polveri sottili, ossidi di azoto, composti organici... senza contare le bestemmie di gente che si incazza quando legge queste cose!
nel 2006, 5,5 miliardi di euro sono andate a rimpinguare le casse di petrolieri ed affini mentre solo 40.370 euro sono andati a impianti fotovoltaici!
A spanne il professore ha calcolato cosa sarebbe potuto succedere nel nostro Paese se nel 1992 non si fosse inventata questa manfrina.
Le ipotesi del calcolo sono:
- la delibera CIP 6 non inseriva tra i beneficiari le fonti assimilate e l'incenerimento di rifiuti e biomasse (Vedi dopo cosa è il CIP 6)
- i 5 miliardi di euro così risparmiati annualmente andavano per l'acquisto di impianti fotovoltaici
- il costo di un impianto fotovoltaico da 1 kwatt (10 metri quadrati) è di 10.000 euro (oggi 1 KWp costa 6000-7000)
- ognuno di questi impianti eroga 1400 kwatt di energia elettrica (è una media su tutto il territorio nazionale della produzine media annua di un pannello da 1 KWp, cioè, ad Agrigento 1 pannello produce 1500 KW, a Brescia 1200 KW...)
Se il governo italiano nel 1992 avesse fatto questa scelta, oggi (fine 2007) avremmo 7,5 milioni di tetti fotovoltaici in grado di erogare 10,5 miliardi di kilowattore all'anno a inquinamento zero (alla lettera).
Nel 2006 tutti gli impianti di incenerimento rifiuti e biomasse operanti in Italia, hanno prodotto solo 5,2 miliardi di chilowattore.
Gli stessi impianti ci hanno anche regalato qualche milione di tonnellate di ceneri, diversi milioni di tonnellate di gas serra, qualche migliaia di tonnellate di inquinanti vari sotto forma di polveri sottili, ossidi di azoto, composti organici... senza contare le bestemmie di gente che si incazza quando legge queste cose!
di seguito la tabella riassuntiva:
CIP 6: Quasi nessuno sa (strano...) che su tutte le bollette della luce paghiamo una tassa che corrisponde a circa al 7% dei nostri consumi. Questi soldi servono al gestore della rete a pagare un sovraprezzo all'elettricità prodotta da fonti di energia rinnovabile con l'obiettivo di incentivare questo tipo di produzione, come ci chiede l'Europa. Purtroppo il nostro Paese è governato da tante teste di cazzo (Destra, Sinistra, Centro non fa alcuna differenza) che nel momento della stesura della legge, alla frase "fonti rinnovabili" ha aggiunto "ed assimilate". Questa aggiunta, questa semplice parolina è servita per far entrare nelle tasche dei petrolieri e dei gestori di inceneritori 5,4 miliardi di euro ogni anno! (per la cronaca, solo l'inceneritore di Brescia si becca 50 milioni di euro all'anno... anche questo non lo sapevate vero?).
Federico Valerio è direttore del Dipartimento di Chimica Ambientale dell'Istituto di Genova. Consigliere Nazionale dell'Associazione Italia Nostra (http://www.italianostra.org/), nonché Presidente della Sezione di Genova che si occupa da anni di diffondere la conoscenza circa le problematiche ambientali ed economiche relative all'incenerimento dei rifiuti.
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